sabato 22 febbraio 2014

IL GIOCO: IL FUTURO DEL TUO CANE

di William Fontana



I cani domestici amano giocare. Chi più, chi meno sentono il bisogno di distrarsi nel più antico degli svaghi, il gioco. Esso è un comportamento naturale e nei primi mesi di vita il cane impara a svilupparlo.
Osservare dei cani che attraverso il gioco esprimono in modo naturale la simulazione dei più importanti comportamenti istintivi può considerarsi una delle lezioni più aggraziate nella valutazione delle doti caratteriali del cane ai fini educativi. Movimenti predatori collegati a manifestazioni di piccole zuffe, facilmente possono combinarsi ad azioni di fuga per alcuni soggetti e di aggressività per altri, o sfociare anche in modo molto ludico in sequenze di caccia collettive.

Il gioco alla lotta ad esempio è uno dei giochi che più contribuisce alla socializzazione. 
Già all'interno del nido i cuccioli giocando alla lotta imparano quali sono le regole da rispettare nel gioco: quanta forza possono mettere in un morso, oppure quanta veemenza possono utilizzare nell'interagire con i fratelli. Queste regole sono fondamentali per il futuro del cane affinché impari a rapportarsi con l'ambiente sociale



Nel gioco alla lotta non è sempre il cucciolo più dominante a primeggiare, infatti spesso i ruoli vengono invertiti, e anche i cuccioli più forti tendono ad assumere il ruolo degli sconfitti. Questo contribuisce a rafforzare il legame tra fratelli. Lo stesso comportamento è visibile anche nei cani grandi che giocano con i cuccioli e nei giochi tra madre e figli.

Un altra forma di gioco e quello predatorio. Nei primi mesi di vita i cuccioli iniziano a sviluppare l'istinto predatorio. L'azione di caccia viene simulata singolarmente o in azioni collettive attraverso inseguimenti a piccole prede naturali o anche artificiali come stracci, palline o altro. I più dotati inseguono, bloccano e portano via la preda nella tana senza lasciarla. Altri si lasciano distrarre facilmente da nuovi interessi e abbandonano la preda. Da questo possiamo valutare chi tra gli elementi di una cucciolata ha una maggiore predisposizione all' istinto predatorio.

La competizione per la preda inoltre contribuisce allo sviluppo di un altro istinto fondamentale, quello aggressivo . Spesso tra fratelli la contesa della preda può trasformarsi in un ringhio e in certi casi anche un morso di avvertimento.  Questo non è un male, anzi è positivo, perché anche questo comportamento deve far parte del bagaglio di apprendimento di un cane. Inoltre in questo modo si creano gli status sociali che in un branco sono fondamentali. Questo può succedere anche nei cani adulti, e la reazione di aggressione o sottomissione in questo caso è un chiaro indicatore del grado di dominanza del nostro cane rispetto ai conspecifici.
Naturalmente se il ringhio è rivolto verso il padrone non va bene ed è consigliabile correggere da subito questo comportamento.
Anche il cane adulto gioca. Il suo modo di giocare rispecchia quello dei cuccioli. Attraverso il gioco il cane adulto si diverte e allo stesso tempo svolge attività fisica. Inoltre, molto importante, si rafforza il legame con il padrone.
Tra i modi di giocare con il proprietario ce ne sono tanti. Alcune razze come ad esempio il pastore tedesco preferiscono inseguire una preda che può essere una pallina, un riporto, uno straccio, o un qualunque gioco a cui il cane è legato. Una razza come il cane corso potrebbe amare giocare alla lotta con il padrone, una razza tipo bull preferisce divertirsi alla presa sul manicotto. È importante capire il tipo di  gioco che il cane preferisce, perché solo così il cane avrà piacere e gratificazione da esso. Altra nota da non trascurare è definire sempre bene le regole del gioco: è il padrone che decide se è il momento per giocare, quando il gioco deve terminare e soprattutto avere buon controllo se il gioco si facesse esagerato e pericoloso.

Giocare quindi diventa un attività fondamentale, per sviluppare gli istinti e al tempo stesso per socializzare con i conspecifici e con l' uomo.
Il gioco avviene a tutte le età. Durante il periodo dell imprinting, dai tre ai cinque mesi, è particolarmente importante, perché in questo periodo l'apprendimento attraverso il gioco per il cucciolo e più semplice oltre che duraturo per tutta la vita. Le esperienze di gioco naturalmente devono essere piacevoli. L'importante è scegliere compagni di giochi non molto più grandi ed energici del nostro cane, per evitare che un esperienza positiva finisca per diventare traumatica.

 
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