giovedì 6 giugno 2013

STRISCIA PURE LA NOTIZIA MA NON FERIRE L’UTILITA’ E DIFESA


STRISCIA PURE LA NOTIZIA
                                          MA
                                    NON FERIRE L’UTILITA’ E DIFESA



Non sono un fedele seguace di facebook, ma vorrei inviare un messaggio ad una vasta scala di lettori che assistendo a vicende come quella in ultima di Striscia la notizia e non conoscendo il mondo dell’utilità e difesa, potrebbe captare messaggi devastanti verso questo sport cinofilo.

Ho atteso perché è mio pensiero che ciò che scrivo aspettasse farlo ad incarichi le cui responsabilità verso l’utilità e difesa ricoprissero in modo esplicito e coinciso oneri e doveri, che differisce dal nascondersi con ipocrisia dietro il velo della responsabilità pur di non precludere scopi personali. Trovo indecoroso non fornire le corrette informazioni a chi di questo sport non ne conosce nemmeno l’esistenza.


A questo proposito vorrei associarmi e ringraziare chi come Valeria Rossi, Liliana Berruto, Daniela Dondero, Giovanni Giacobbe, Piero Alquati e tutte le persone che con i loro interventi hanno già mandato un segnale forte nello spiegare il giusto valore di questa nobile disciplina, anche se ancora non mi è chiaro come mai così attaccata dai media?

Forse perché a differenza di altre discipline non ha una funzione esclusivamente ricreativa?

Perché se così fosse sarebbe utile spiegare i veri motivi per i quali se ne dovrebbe attribuire anche un giusto valore. Mi dissocio da gesti incivili come pugni e calci che vi assicuro non fanno parte della cultura dell’utilità e difesa, ma nel sentire Edoardo Stoppa emettere frasi devastanti del tipo “la loro aggressività viene stimolata con bastoni o frustini in preda alla furia”, sento doveroso spiegare che l’uso di quel bastone in pvc foderato con un primo strato di spugna e un secondo di pelle venga usato da professionisti con esperienza pluriennale, non toccando mai parti che potrebbero essere deleterie per il cane. La prova in cui viene usato è denominata IPO da Internationale Prüfungs Ordnung, una prova ufficializzata dall’FCI (federazione cinofila internazionale). Questa prova sportiva con quasi un secolo di storia è diffusa oggi in tutti i paesi del mondo e rappresenta un compromesso selettivo per tutti i cani utili e funzionali all’uomo. Cani usati dalle forze dell’ordine per assicurare mal viventi alla giustizia, cani dell’ esercito che si adoperano nel ritrovamento di mine e quelli della protezione civile che vantano aver salvato nel tempo migliaia di vite umane attraverso l’intervento nei disastri naturali come i terremoti, dove bambini scomparsi sono stati ritrovati e vite sepolte sono state estratte da pericolose valanghe. Di grande esempio sono le vite che grazie ai cani sono state strappate alla morte nel disastro delle torri gemelle e non dimentichiamo l’amorevole ed utile servizio dei cani per ciechi. Mi scusino tutti gli altri cani da utilità e difesa che non menziono per il loro valore.

Qualcuno dovrebbe pur spiegare che questi splendidi amici dell’uomo sono passati da quella selezione dove in un frangente della prova, il bastone non viene assolutamente usato allo scopo di stimolare l’aggressività ma bensì di misurare la loro tempra(la soglia di sopportazione allo stress), dote presente e bilanciata nelle loro caratteristiche comportamentali. Bisogna essere più specifici nell’osservare come la prova di IPO attraverso la valutazione di giudici intenditori di carattere e cultura del cane nominati dall’ENCI(Ente nazionale cinofila Italiana), selezioni anche le qualità olfattive, dinamiche e soprattutto di controllo di un cane. Quasi tutte le razze selezionate attraverso una prova di IPO come pastore tedesco, malinois, boxer, doberman ecc. ecc. sono divenuti oggi gli splendidi animali che giornalmente lavorano affianco all’uomo e lo servono fedelmente.

La mia domanda è :”se questo sport non esistesse quali cani avrebbero reso servizi così complessi attraverso addestramenti così meticolosi come solo questa disciplina può insegnare?”, visto che Polizia, Finanza, Esercito, Protezione civile acquista e anche seleziona cani che partecipano a questo sport. Nella mia lunga carriera sportiva girando il mondo, le gare di IPO erano sempre piene di partecipanti delle forze planetarie dell’ordine. Oggi come se ne potrebbe fare a meno e quale prova si sostituirebbe a quella dell’utilità e difesa?

Ma vediamo da dove arriva questa prova cosi selettiva!




Fra i massimi pionieri di questo sport cito il tedesco Konrad Most che nel 1904 pubblicò il primo regolamento per cani da lavoro valido ai fini militari e poi propagato allo sport civile. È incredibile come in anni così duri questo sport velocemente appassionò quasi 6000 sportivi. Sono documenti ufficiali e scientifici i congressi mondiali di psicologia sperimentale di quegli anni. Gli studi fatti da Konrad Most sui comportamenti dei cani si ponevano l’obbiettivo di rendergli funzionali all’utilità prima militare e poi civile perché mai si perdesse di vista che nel selezionarli, docilità e duttilità dovevano far parte di quella prova chiamata allora schutzhunde ed oggi IPO. Così il loro utilizzo storico si sposò con la vita dei civili che ne fecero uno sport amatissimo. Le doti e gli istinti che si selezionavano erano la base del carattere dei soggetti che vivevano e coesistevano con qualsiasi proprietario civile, e mai si perse di vista il testare la docilità, l’equilibrio e il controllo dei loro impulsi. È trascorso quasi un secolo e ancora oggi l’utilità e difesa attraverso la prova dell’IPO è nel mondo l’unica verifica zootecnica a salvaguardia di tutto il patrimonio cinofilo utile all’uomo.

Per tutti coloro che scrivono senza cognizioni di sorta professando che l’utilità e difesa renda i cani aggressivi, quasi avesse esperienza di migliaia di ore di lavoro, rispondo con un video dimostrativo culturale che con la mia società ho preparato due anni fa.


http://www.youtube.com/watch?v=7Ec2Bk_JOtY

Da parte mia concludo condividendo e approvando il pensiero di Liliana Berruto con l’articolo “lettera aperta all’ENCI”.

Spero di aver reso anche un minimo di giustizia a quel favoloso mondo che è l’utilità e difesa.


Salvatore Fontana





 
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